Via della Quarquonia

Unisce piazza San Francesco a via dei Bacchettoni.

I lucchesi definiscono "in Quarquonia" l'area attorno all'edificio detto "Quarquonia", e più precisamente quell'area compresa fra via Santa Chiara, via della Quarquonia, via del Bastardo e via Brunero Paoli.

Sembra che il nome "Quarquonia", utilizzato non solo a Lucca ma anche altrove in Toscana, definisse "persone vecchie e misere". La "Quarquonia" di Lucca fu, il "palazzo dei Borghi" costruito da Paolo Guinigi. Dopo essere stato sua residenza fu confiscato e si decise di alienarlo mediante lotteria: molti biglietti rimasero invenduti e così il palazzo; solo i giardini furono dati via. Si decise allora di venderlo all'asta diviso in tre lotti, così come per la volta precedente. Fu così che furono venduti i due lotti laterali, ma non quello centrale, che poco dopo diventò il "teatro dei Borghi". Nel 1727, per alloggiarvi l'ospedale, fu deciso il riacquisto delle due parti precedentemente vendute, e nacque "l'Ospedale di Sant'Antonio", che poco dopo fu comunemente chiamato "Quarquonia". Un centinaio di anni dopo il palazzo fu sede degli ergastolani e vi fu alloggiata anche la "Casa di Correzione". Pochi anni dopo gli ergastolani furono trasferiti a Viareggio e nella Quarquonia trovarono spazio la "Pia Casa di Beneficenza".

Nell'anno 1960 il Comune donò l'immobile allo Stato affinché ne facessero un museo, destinazione che conserva a tutt'oggi.