La Storia

I prodotti

Nel IV libro dello Statuto della Corte dei Mercanti si trovano le norme di fabbricazione dei drappi che appaiono divisi In quattro gruppi :

1) I baldacchini, drappi intessuti di seta, oro e argento per ornamenti reali e arredi sacri.

2) Velluti di qualità superiori e inferiori e velluti operati a più teli.

3) Zettami forti e leggeri che dovevano essere dello spessore uguale sia alle testate che al mezzo.

4) Zendali stretti e larghi, drappi molto leggeri come veli.

Per ognuno di questi tipi di stoffe è prescritto il minimo della lunghezza, della larghezza e del peso. Gli zendali erano di due misure stretti di ventiquattro braccia e larghi di dodici e dovevano essere misurati con la canna dell'arte i cui esempi si osservano sulla facciata tra la porta maggiore e quella minore di destra della Chiesa di S. Cristoforo in cui convenivano i mercanti di Lucca e dove risiedeva il console e la magistratura di essi: Croce utilizzata per misurare le stoffe situata sulla facciata della Chiesa di S. Cristoforosono due spranghette di ferro, logorate dal tempo e dalla ruggine, una più larga dell'altra circa il doppio, ed accanto ad esse si distinguono queste parole : "Vampiezza dei pettini e templiati larghe e strette A.D. MCCLXXXXVI tempore D. Johia de Sangimignano". Era una severa prescrizione a cui dovevano attenersi I testori che dovevano usare pettini e templiali di quella dimensione.
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