La Storia

La tessitura lucchese raggiunse, secondo i documenti e le testimonianze degli storici a noi pervenute, il suo apice nel XII e XIII secolo, con una quantità tale di prodotti, sia per qualità e varietà di tessuto che per ricchezza di disegni che presupponeva una lunga tradizione di lavoro e di gusto decorativo.
Abbiamo già parlato delle dichiarate origini romane della tessitura lucchese e dell'apporto di originalità da parte di operai siciliani nella decorazione dei tessuti che raggiunge il massimo splendore nel 1200.
A convalida della presenza di una tradizione locale si può dire che Lucca durante i secoli oscuri dell'Alto Medioevo mantiene sempre una propria vita autosufficiente; fu sede di Duchi sotto i Longobardi divenne repubblica nel 1115 dopo la morte della grande Matilde e Marchionale in seguito. Quindi come residenza di una corte non dovette ignorare gli splendori della seta. La floridità della vita cittadina e la possibilità di scambi e contatti commerciali è facilitata dalla posizione geografica di Lucca che si trova sulla Via Francigena strada che convogliava il traffico della Val Padana e dei paesi d'Oltralpe verso Roma. Non si può ignorare che Lucca era meta di pellegrinaggi per la vasta fama che il culto del Volto Santo riscuoteva nei paesi cristiani. Nel XIII secolo Lucca era un centro dove convenivano mercanti da ogni parte per vendere i loro prodotti di seta e lana greggia o per acquistarvi tessuti preziosissimi; molti altri venivano a Lucca per imparare le arti in particolare la lavorazione della seta, ma di questi segreti, soprattutto di come tingere la seta, i lucchesi erano gelosissimi e facevano giuramento di non insegnarli ad altri.
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